Concorso privato per una casa prefabbricata in legno.
INTRODUZIONE
Affrontare oggi il tema della casa unifamiliare comporta la necessità di confrontarsi con una realtà in continuo mutamento, sotto ogni punto di vista: economico, sociale, culturale, tecnologico: le aspettative fondamentali legate al concetto ideale di “casa dei sogni” (motore principe nello spingere una famiglia a commissionare la costruzione di un immobile personalizzato) risultano essere oggi profondamente diverse da quelle tradizionali, solitamente emotive ed irrazionali, legate più che altro a mere considerazioni di carattere estetico (banalmente la scelta delle finiture) e dimensionali (grande è meglio di piccolo, a prescindere da altri fattori).
Una certa diffusione nella cultura di massa di alcune nozioni in materia di efficienza energetica, oltre al continuo sviluppo dell’industria della prefabbricazione e della costruzione a secco hanno via via migrato queste aspettative su questioni più tecniche, portando la committenza contemporanea ad indagare con insistenza su tempi di esecuzione, prestazioni termiche, ed altre tematiche un tempo certamente trascurate.
Resta tuttavia inalterata, soprattutto alla luce dell’attuale crisi economica, la difficoltà nell’intraprendere, per una persona comune, un’impresa complessa quale quella di costruire la propria casa. Il tempo porta con sé novità e cambiamenti e la casa su cui si è molto investito può rapidamente diventare un peso: troppo spazio, troppe spese, condizioni economiche che ne impediscono un equo scambio sul mercato.
Il progetto qui proposto cerca non solo di rispondere, con una attenta composizione architettonica, agli attuali – elevati – standard in tema di comfort, prestazione energetica, velocità di realizzazione, ma soprattutto a tenere conto di probabili necessità future: probabili perché costruire una casa con la certezza di viverla per la vita è per l’appunto un’idea che sempre meno trova riscontro con la realtà. Flessibilità e adattabilità sono dunque i binari su cui è stata elaborata questa proposta: flessibilità ex ante, nella distinzione tra spazi minimi e aggiuntivi, che possano lasciare libertà all’azienda costruttiva di dare risposta a richieste diverse, già in fase preliminare; adattabilità ex post, per consentire al proprietario dell’immobile di trasformare radicalmente la fruizione del fabbricato con pochi e semplici interventi.
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UNA CASA PER CRESCERE
L’edificio è costituito da un’unica unità immobiliare, per rispondere alle esigenze abitative di una famiglia di 3-6 persone, ovvero disponibilità di molti spazi indipendenti, distribuiti razionalmente e secondo principi funzionali.
Il piano terra ha le caratteristiche di un medio appartamento: un’ampia zona giorno (cucina abitabile con portico, area pranzo e soggiorno separate da un caminetto, una camera doppia con servizio igienico disimpegnato, oltre ad altri vani secondari (locale impianti, lavanderia, guardaroba). Il primo piano ospita la zona notte vera e propria (due camere doppie, una singola e due bagni), oltre ad uno spazio studio/relax aperto sul vano scala e a due terrazze.Tutti gli spazi interni rispettano la normativa nazionale sull’accessibilità.
UNA CASA TECNOLOGICA
I locali di servizio sono allineati sul lato nord, in modo da ottimizzare le esigenze impiantistiche (riduzione delle tubature di approvvigionamento e smaltimento) e lasciare l’illuminazione diurna migliore ai vani abitabili. In particolare tutte le macchine impiantistiche sono ospitate in un apposito locale con accesso esterno.
Il sistema strutturale prevede pareti portanti del tipo X-lam, coibentate sia con isolamento a cappotto intonacato che con controparete interna. La controparete viene inoltre applicata a tutte le pareti interne che richiedano il passaggio di impianti. La copertura, a falde inclinate di 30°, è rivestita in lastre metalliche aggraffate e può ospitare sul versante sud un cospicuo numero di pannelli solari o fotovoltaici.
L’impianto di riscaldamento previsto è a pavimento. La posizione del focolare al centro della casa rende tuttavia semplice anche la realizzazione di un impianto di ricircolo dell’aria calda da esso prodotta. Oltre a ciò il vano interno al comignolo è grande a sufficienza da ospitare un secondo caminetto eventualmente posto nella zona studio al piano primo.
Con l’intento di limitare le aperture sulla facciata nord l’illuminazione di tre locali al piano primo avviene tramite lucernari in copertura, migliorandone così anche la qualità dell’illuminazione. La zona in asse al colmo di copertura è infine sufficientemente alta per poter ospitare tramite soppalcatura, all’evenienza, ulteriori vani tecnici o ripostigli.
Esternamente le finiture qui proposte consentono un alto grado di personalizzazione (cromie, rivestimenti, ecc.) in modo da adeguarsi alle diverse aspettative del committente senza che ne sia preclusa la qualità architettonica.
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UNA CASA CHE CAMBIA CON NOI
Ciascuno di noi può venire incontro ad eventi inaspettati, che richiedono nuove esigenze. La variante proposta dimostra come, con piccoli interventi, sia possibile ricavare in futuro due distinte unità immobiliari, suddivise equamente e con accessi indipendenti, permettendone la vendita, la cessione ad un parente, anche solo perché le esigenze di spazio si sono ridotte.
In particolare gli interventi richiesti sono l’apertura di una porta di accesso in corrispondenza del locale lavanderia, la demolizione di una partizione in cartongesso tra questa e il soggiorno, la separazione dell’attuale ingresso con partizioni a secco, la creazione di un disimpegno al piano superiore (separazione tra bagno e nuovo soggiorno, come da requisiti igienico-sanitari). Si ottiene così, al piano terra, un appartamento con ampia zona giorno con 1 camera; al piano superiore un appartamento con due camere e cucina abitabile.
Si evidenzia infine come, in fase di accordi preliminari con il committente, il progetto si presti a notevoli personalizzazioni, quali ad esempio la sostituzione della zona notte al piano terra con un garage, qualora richiesto dal regolamento edilizio, oppure, quale modifica ancor più radicale, la totale asportazione del blocco di vani posto ad est della scala, grazie a cui si otterrebbe una versione ridotta, ma pienamente funzionale, del progetto (zona giorno al piano terra, con bagno nell’attuale lavanderia, e zona notte al piano primo, con una camera doppia e una singola).